CHICAGO MARATHON

 

Qualche anno fa un tale mi disse: “Se vuoi fare una maratona, fanne una bella, di quelle che ti ricordi”.
Pur correndo sempre, facendo gare su strada, trail, alla fine la maratona era rimasta un sogno nel cassetto.

A fine marzo, per il mio compleanno, sono a cena con Rosy, la mia compagna e insieme al dolce arriva il regalo: c’è un foglio con una lista di maratone organizzate da un’agenzia specializzata.
Vedo Lisbona e già sono contento, ma poi capisco qual è realmente il regalo: l’iscrizione alla quarantesima Bank of America Chicago Marathon che si terrà l’8 ottobre. L’emozione è forte. E’ il sogno e per lo piu’ a Chicago, una città fantastica nella quale ero stato piu’ volte e che mi piace moltissimo. Grattacieli, parchi immensi, il Loop. I Cubs, i Bull e i Bears. E’ un museo di arte moderna a cielo aperto.
E’ una maratona delle Majors e nella città dei sogni. Si andra’ tutti assieme, io, Rosy e pure Tommy, mio figlio. Salterà qualche giorno di scuola, ma vivrà un bella esperienza.

Adesso però c’è da prepararsi seriamente. Da subito. La maratona va rispettata, bisogna arrivare preparati.
E allora si inizia, si aumentano le distanze. Cinque uscite a settimana, piu’ la cyclette nei due giorni rimanenti.
Sveglie all’alba per conciliare famiglia, lavoro e corsa. Bisogna ricavarsi del tempo che non si ha.
Qualche trail, qualche gara veloce, i lunghi, i lunghissimi. Poi, dopo quello che doveva essere il penultimo lunghissimo di 30 Km a settembre, arriva la tendinite al ginocchio. Provo a correre lo stesso, ma il male aumenta. Devo stare fermo. E’ il weekend dell’ultimo lunghissimo, ma non posso correre. I dubbi, l’ansia di non farcela. Riprendo a correre un pò sull’erba ma il ginocchio fa male. Per fortuna mio cognato mi fa dei massaggi e mi carica psicologicamente. Grande, coach. Il male diminuisce ma non scompare e mi vengono fuori altri acciacchi. Riesco a correre al massimo 16 e 17 Km nelle ultime 3 settimane, ma con fatica.
Andare fino a Chicago e non farcela sarebbe una grande delusione.

Mercoledì sera prima di partire ultimo massaggio. Bah, speriamo in bene.

Giovedì 5 ottobre si parte. Londra e poi Chicago. La mattina del venerdì corsetta con alcuni compatrioti esperti di maratona conosciuti sul posto. Uno di Romagnano e l’altro di Cuneo, persone che hanno corso la maratona abbondantemente sotto le 3 ore. Il secondo addirittura in due ore e 20 minuti e rotti. Mi danno consigli: “Parti piano, corri piano, è la prima”.
Il clima è fantastico. Ci sono fiumi di persone che corrono in attesa della gara.
Iscritti piu’ di 40.000.
Venerdì ritiro pettorale e pacco gara al padiglione del McCormick Place. Spettacolare. Stand di tutti i maggiori brand di scarpe e attrezzature sportive. Alla Nike le persone fanno 50 minuti di coda per pagare 30 dollari la maglietta commemorativa. Quelli sono matti.
Sabato corsetta di quaranta minuti. Gli amici di corsa trovati a Chicago dicono: “Bisogna arrivare freschi”. Mi fido.
Poi in giro per la città, ma il pomeriggio mi accorgo di essere stanco e torno in albergo con Tommy. Un pò di piscina, un pò di relax. Bisogna arrivare freschi. La sera poi bisogna mangiare giusto. Il problema è che mangiare bene negli Stati Uniti è un impresa. Possiamo farci una pizza. Ma le pizzerie vicino all’hotel sono strapiene. Ripieghiamo sul messicano. Bah, riso, fagioli e fajitas al pollo. Speriamo in bene.
Si va a dormire dopo aver preparato tutto. L’unico dubbio è come vestirmi per la gara. I gate aprono alle 5:30 e si parte alle 7.30.  Potrebbe fare fresco anche se poi è previsto un bel sole. A Chicago c’è sempre vento. Si chiama Windy City non per niente. Opto per la termica sotto la maglietta con la scritta Italia. Sono un tipo freddoloso. La scelta si rivela però azzeccata.
Si parte e arriva da Grant Park, un parco immenso pieno di scoiattoli che separa il Lago Michigan dai grattacieli della Michigan Avenue, la via principale di Chicago. Il percorso prevede prima un pò di zig zag in piena downtown. Poi si va verso nord per dieci kilometri fino a Lincoln Park. Di lì si ritorna verso downtown su una via parallela a due isolati di distanza da quella percorsa verso nord. Ad un certo punto poi si vira verso ovest fino ad arrivare circa allo United Center dove c’è la statua di Michael Jordan, per intenderci, e dove giocano i Chicago Bulls che avevamo visto il venerdì sera. Poi si torna verso downtown e si va verso sud, per poi finire rientrando in downtown e Grant Park.
E’ praticamente tutta piatta.

Arrivo ai gate insieme agli amici e a migliaia di altre persone. Parto nel Corral D del Wave One. Le partenze sono infatti distribuite in tre Waive, ciascuno diviso per Corral. Il tutto in base ai tempi ottenuti o sulla maratona o su mezze certificate. Gli amici partono piu’ avanti, nel Corral B, visti i tempi ottenuti in passato. Deposito la sacca e faccio sosta tecnica ai WC. C’è la coda di 20 persone e soffia un vento molto freddo. Cavolo, che freddo. Ma lì, se la fai nel parco, ti arrestano.
Nell’andare verso la partenza incontro per caso un podista di Torino con cui mi metto a chiacchierare. Parte nel mio gruppo. Mi chiede se vogliamo correre assieme. Va bene, mi sembra una buona idea.
Alla partenza il sole è già abbastanza alto. Prima del via c’è l’inno americano cantato da una donna di cui non ho sentito il nome. L’avevo sempre e solo visto in tv questo . Mi viene la pelle d’oca.
Ora, ci siamo, però: si parte. Alle 7:40 passo sotto la partenza e il cronometro scatta.

Parto piano, molto piano, a fianco del compatriota torinese. Lungo le strade c’è una marea di gente. Stimati un milione e settecento mila spettatori. C’erano tutti, ne sono sicuro. E’ una festa incredibile. Ad ogni metro ci sono centinaia di persone che incitano, che suonano i campanacci, che applaudono e urlano. Ci sono le bande che suonano. Ci sono i DJ con la musica a tutto volume. Si attraversano 29 quartieri.
La gente vedendo la mia maglietta con la scritta Italia continua ad incitarmi con “Vai Italia!”, “Go Italia!”. High Five ai passanti. Poi le scritte, i cartelli. “Pain is temporary, Internet results are forever” dice uno. Me la rido. In queste cose gli americani sono imbattibili, penso.
I primi dodici kilometri li corro chicchierando con l’amico torinese. Si parla della Juve e delle corse. Si arriva a Lincoln Park che non avevo mai visto. Stupendo.
Vedo il mio compagno un pò in difficolta a starmi dietro. Ad un certo punto mi dice “vai, vai…vedo che hai la gamba”. Lo saluto e vado.
A questo punto si corre “da soli”. Aumento il ritmo, ma di poco. E’ ancora lungaaaaaaa. Bevo ad ogni ristoro sia il gatorade che l’acqua, come mi aveva consigliato Roberto. Al quindicesimo inizio a mangiare anche dei mirtili rossi secchi. “Stay strong, stay strong” urla la folla a noi corridori. Si arriva ai 20 kilometri: una marea di spettatori sulla curva vicino al Board of Trade che indirizza verso ovest. Sembra di essere in curva allo stadio.
Un filo di male al ginocchio, ma corro bene. Poi il fastidio scompare. Manca una mezza, dai. Decido di concentrami sul pubblico, senza pensare.
Mando giu’ un gel. Si arriva ai 30 Km. “Speriamo non mi faccia male nulla”. Le gambe sembrano intorpidite. Allora faccio un pò di skip alti mentre corro. Iniziano a vedersi i primi che mollano, che camminano e si trascinano. Vedo persone devastate dalla fatica. Io però mi sento bene. Devo solo fare andare le gambe, mi dico. Senza pensare. 32, 35. Adesso ho voglia di arrivare. Prendo qualche banana dall’organizzazione e ad ogni ristoro bevo. Rimango lucido. 24 miglia. Ormai è tutta dritta, manca poco. ‘You are almost there!’, ‘You got it!’ urla il pubblico. 40 Km. E’ fatta, tieni duro e sei arrivato. Ecco il cartello degli 800m all’arrivo. Poi quello dei 300m. C’e la salita del cavalcavia prima di entrare a Grant Park che avevo letto sarebbe sembrata durissima. Per chi è abituato all’ultima salita della Gamba d’Oro prima del traguardo, però, non è poi così dura. Mi vengono i crampi alle cosce, un pò di skip ed ecco il traguardo. Finish Line.
La gioia e la soddisfazione sono immense. Ce l’ho fatta. Chiudo con un discreto 3:44. Si può fare meglio, ma volevo arrivare e finire la mia prima maratona. Mi piazzo 6875 su piu’ di 40.000. Sono contento per la prima maratona. Dagli intermedi vedo che ho corso piu’ forte gli ultimi dodici kilometri. In particolare, l’andatura migliore è stata dal 35 al 40. E’ un buon punto di partenza per le prossime.

Ritiro la medaglia e me la metto al collo. Mi cambio veloce e vado verso l’albergo, che dista altri 2 lunghi kilometri. La gente guarda la medaglia e dice ‘Congrats’, ‘Congratulations’!
Abbraccio forte Tommy e Rosy ancora tutto sudato. Le gambe fanno male, ma meno di quanto pensassi.
Il pomeriggio tutti i corridori sono in giro per Chicago con la maglietta blu e la medaglia al collo.
I Chicagoan ti fermano per farti i complimenti, le foto. Per loro è un impresa, sei un eroe. E’ una festa, per loro, questa. E anche per me.

E’ stata un esperienza fantastica. Ringrazio Rosy per avermela regalata. E ringrazio sia lei che Tommy per aver vissuto con me questa avventura.

Albero Melini

DAGNENTE – 26 LUGLIO 2017

CIAO A TUTTI!!!

QUESTA SETTIMANA VI ASPETTIAMO ALLA IMPERDIBILE TAPPA DELLA GAMBA D’ORO A DAGNENTE…UNA CORSA DA…GNENTE!

NON POTETE MANCARE. ORGANIZZAZIONE TARGATA PODISTICA ARONA. NON AVETE SCUSE…NON CI SONO ALTRI APPUNTAMENTI PODISTICI IN ZONA!

VI ASPETTIAMO

 

Di seguito le info essenziali:

organizza:                              ASD PODISTICA ARONA

quando:                                   MERCOLEDI’ 26 LUGLIO ORE 20.00

cosa:                                       CAMMINATA NON COMPETITIVA  DI 6KM CIRCA – MINIGIRO KM 1,5

dove:                                      TUTTI A DAGNENTE IN VIA SOARDI (CAMPO SPORTIVO)

costo:                                     SOLITA SPESA, 2 EURO!

 

AH, CERTO….GRAZIE A TUTTI GLI SPONSOR!

 

 

 

PASSATORE 2017 – 45^ EDIZIONE

Si tratta della 100 km per eccellenza: la Firenze-Faenza, “Le vie del Sangiovese”.

Alla 100km del Passatore quest’anno si sono iscritti in 2.893, partiti in 2.705 e giunti al traguardo 2.188 atleti. Trentun Paesi coinvolti, escludendo gli atleti italiani. Questi i numeri dietro ai quali si celano centinaia di storie personali, aneddoti, record battuti e prime partecipazioni. E allora ecco la storia di Walter Fagnani, novantaduenne (si, avete letto bene) alla sua 44esima partecipazione, e ancora Marco Gelli che di anni ne ha solamente settantaquattro e Firenza Donà (la sua età non la rivelo…) la partecipante più anziana.

I giovani Luca Seleni e Chiara Manzini, appena ventenni, già in grado di portare a termine tale impresa.

Tante storie dunque, come quella della dodicesima vittoria consecutiva di Giorgio Calcaterra che taglia il traguardo in 7h03’54’’, ormai gli aggettivi per lui sono finiti, l’ex tassista romano ha preceduto il secondo arrivato di più di 4’. La prima donna, la croata Nikolina Sustic, invece è riuscita ha battere il record femminile detenuto da Monica Carlin dal 2012, 7h34’36’’ il suo tempo al traguardo, ottava posizione assoluta.

…E in mezzo a tutte queste storie ci sono anche i nostri cinque podisti, ognuno di loro con la propria personalissima motivazione (anche se agli occhi di qualcuno possono sembrare un po’ pazzi) come quella del mitico Edo alla sua nona partecipazione. La sua di motivazione è quella di arrivare alle 10 partecipazioni al Passatore.

Giovanni, che si classifica al terzo posto assoluto della sua categoria, difendendosi sempre alla grande.

Angela e Franco, coppia d’acciaio, appassionati di lunghe distanze e trail che sembra non sappiano cosa sia la fatica. Angela, alla sua quinta partecipazione, conclude la sua gara piazzandosi nella prima metà classifica tra tutte le donne partecipanti.

E poi Piercarlo che si è messo in gioco ma, solo per questa volta, non è riuscito nell’impresa.

E poi c’è Marco, ormai anche per lui abbiamo speso tutti gli aggettivi possibili. Alla sua seconda partecipazione è riuscito a migliore il suo personale di quasi 20′, arrivando in Piazza del Popolo dopo 8h32’41” dalla partenza ed in 18^posizione assoluta. A questo punto possiamo solo aspettarci che “invecchiando” entri nella top ten del Passatore!

 

Raffaella Leonardi

 

POSIZIONE ASSOLUTA

PETTORALE

COGNOME

NOME

TEAM

CATEGORIA

POSIZIONE CATEGORIA

POSIZIONE SESSO

TEMPO UFFICIALE

18

651

ROSSI

MARCO

PODISTICA ARONA

SM40

2

15

8:32:41

1138

191

ISABELLA

GIOVANNI

PODISTICA ARONA

SM70

3

988

13:55:53

1439

1068

POSSI

FRANCO

PODISTICA ARONA

SM50

219

1235

14:57:53

1440

1066

ANNI

ANGELA

PODISTICA ARONA

SF50

28

205

14:57:53

1616

1011

TRAVAINI

EDOARDO A.

PODISTICA ARONA

SM60

60

1372

15:37:45

DNF

161

CONCONE

PIERCARLO

PODISTICA ARONA

SM40

 

 

 

RISULTATI MEZZA DI TRECATE

Ecco i risultati dei nostri atleti presenti domenica 24 aprile alla mezza maratona di Trecate organizzata dall’amico Davide Dacco’.

             
             
             
POSIZIONE ASSOLUTA COGNOME NOME CATEGORIA POSIZIONE CATEGORIA POSIZIONE SESSO TEMPO UFFICIALE
50 GENTINA DAMIANO J-P-SM 7 49 1:26:14
66 VIGGIANO VINCENZO SM35 8 63 1:28:25
81 GALUPPO BRUNO LEANDRO SM45 18 77 1:29:18
110 BARBAGLIA ANDREA SM45 24 103 1:33:44
130 LABANCA MAURIZIO SM50 22 122 1:35:30
138 GIOIOSA FABRIZIO SM40 30 130 1:35:55
151 LADOLFI CRISTIAN SM35 16 142 1:37:45
205 FESTARI GIONATA SM50 37 195 1:40:59
240 D’ELIA ANTONIO SM35 28 228 1:44:57
246 RICHERI FABIO SM45 57 234 1:45:33
304 ROSSI MARCO SM40 52 285 1:50:31
305 CANNISTRARO BRUNO SM50 53 286 1:50:32
335 TRAVAINI EDOARDO SM60 10 305 1:54:33
358 DI PIANO ROBERTO SM50 69 328 1:59:03
390 ZANETTI MICHELA SF40 6 40 2:06:49
             
             

BRUNO G.

2^ MEMORIAL BERMANI – ARONA 10K

Domenica 9 aprile una splendida giornata di sole ha reso la seconda edizione del Memorial Bermani un successo per organizzatori e partecipanti che, tra competitivi e non, sono stati 560.

Le foto qui pubblicate sono del mitico Arturo Barbieri, le trovate sul sito di podisti.net oppure dal sito della pro loco Arona, così come le classifiche ufficiali

Bravissimi i nostri atleti Podistica Arona.

Oltre ai giovani velocissimi…due volte sul podio per la categoria SM70: Balzarini Andrea e Pisaturo Giuseppe rispettivamente primo e terzo. Bravi “ragazzi”!

 

 

 

 

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POSISZIONE ASSOLUTA COGNOME NOME TEAM CATEGORIA POSIZIONE CATEGORIA POSIZIONE SESSO TEMPO UFFICIALE DISTACCO
42 VIGGIANO VINCENZO PODISTICA ARONA SM35 4 38 00:38:18 +6:48
50 GENTINA DAMIANO PODISTICA ARONA SM 9 46 0:38:53 +7:22
68 TALARICO PASQUALE STEFANO PODISTICA ARONA SM35 7 61 0:39:54 +8:24
69 GALUPPO BRUNO LEANDRO PODISTICA ARONA SM45 12 62 0:39:55 +8:25
113 CASTELLETTA ALBERTO PODISTICA ARONA SM40 23 102 0:41:59 +10:29
126 AMARO CRISTIAN PODISTICA ARONA SM45 23 112 0:42:46 +11:15
139 DAVOGLIO ALESSANDRO PODISTICA ARONA SM45 24 121 0:43:30 +12:00
140 CATINELLI MASSIMO PODISTICA ARONA SM40 32 122 0:43:34 +12:04
145 BILLO SILVIA PODISTICA ARONA SF35 4 19 0:43:59 +12:29
192 DELL’ACQUA DAVIDE PODISTICA ARONA SM40 37 166 0:46:10 +14:40
193 VEZIAGA CARLO ALBERTO PODISTICA ARONA SM50 28 167 0:46:11 +14:41
198 LEONARDI RAFFAELLA PODISTICA ARONA SF40 8 28 0:46:38 +15:08
225 ROSSELLI ELEONORA PODISTICA ARONA SF40 11 35 0:48:46 +17:15
254 TARABBIA VALTER PODISTICA ARONA SM65 4 206 0:51:15 +19:45
260 BECCATI ALESSANDRO PODISTICA ARONA SM35 26 211 0:51:42 +20:12
265 BALZARINI ANDREA PODISTICA ARONA SM70 1 214 0:52:12 +20:41
276 PISATURO GIUSEPPE PODISTICA ARONA SM70 3 220 0:53:22 +21:51
308 DI STASIO FRANCESCO PODISTICA ARONA SM65 7 237 0:58:27 +26:56
316 MORA MONICA PODISTICA ARONA SF50_55 13 76 1:00:42 +29:12
325 SILVANI FEDERICO ANGELO PODISTICA ARONA SM60 11 246 1:03:58 +32:27

Raffaella Leonardi

BIELLA-SANTUARIO DI GRAGLIA Domenica 12 marzo 2017

Sarà il paesaggio, sarà la compagnia? Sarà la birra! Fatto sta che sono andato ancora nel biellese, questa volta per la Biella – Santuario di Graglia.
11km con 400m di dislivello ed una formula insolita, si arriva in auto fino al traguardo e poi si scende a Biella alla partenza con la corriera.
Ottima organizzazione, soprattutto nella gestione del traffico cittadino, con una squadra di simpatici bikers che ci scortava.
Si parte in centro e fino alla periferia di Biella si va in discesa ma dopo il quarto chilometro bisogna mettere le ridotte, si comincia a salire con alcuni tratti veramente ripidi. Che bello i tornanti sotto il sole, finalmente un po’ di caldo, l’inverno è finito.
Si sale sempre, con alcuni tratti che permettono di riprendere fiato e le “prealpi biellesi” gialle di primule. Un paio di ristori ben fatti, poi in uno splendido bosco di faggi per lo strappo finale sotto al Santuario.
All’arrivo Torcetti e birra alla spina sempre della rinomata azienda locale.
Pacco gara strepitoso: una birra, un panino con la mortadella, un salame della duja ed una confezione di dolcetti tipici.

P.S.: Ma a nessun birrificio locale viene in mente di sponsorizzare la Podistica Arona? Sai come bevono i podisti? Bisogna incoraggiarli con qualche assaggio!

FABIO RICHERI

Mezza del lago maggiore

Decima edizione, domenica 5 marzo, per la LMHM percorso, come dice lo slogan della gara, tra i più panoramici d’Italia con protagonista il nostro lago!

I nostri atleti non potevano di certo mancare e, nonostante qualche ripensamento dell’ultimo minuto, erano presenti in massa.

Di seguito i loro risultati. Complimenti per i piazzamenti del nostro mitico Giovanni e della giovane promessa Silvia, rispettivamente primo e terza della propria categoria!

534 AMARO CRISTIAN 1:41:53.20 106 489
    SM45 M
1242 BALZARINI ANDREA 2:07:57.20 6 1000
    SM70 M
351 BARBAGLIA ANDREA 1:36:06.05 71 327
    SM45 M
1146 BASSETTI GIOVANNI 2:01:08.00 215 950
    SM40 M
431 BILLO SILVIA 1:38:46.35 3 33
    SF35 F
410 BROASCA JENI 1:38:01.05 7 30
    SF45 F
498 CAIAZZA DOMENICO 1:40:36.25 24 458
    SM55 M
1141 CALZAVARA FRANCESCA 2:00:48.70 31 195
    SF35 F
312 CASTELLETTA ALBERTO 1:34:25.70 86 291
    SM40 M
580 CATINELLI MASSIMO 1:43:08.20 140 529
    SM40 M
735 CREVACORE MAURIZIO 1:47:23.25 168 648
    SM40 M
619 DE FRANCO MARIANGELA 1:43:55.35 12 58
    SF45 F
845 DI PIANO ROBERTO 1:50:37.30 140 739
    SM50 M
281 GALUPPO BRUNO 1:33:56.00 56 265
    SM45 M
689 GENESI ILARIA 1:45:41.65 17 76
    PF-SF F
955 GODI FRANCO 1:54:10.25 66 820
    SM55 M
732 ISABELLA GIOVANNI 1:47:17.15 1 646
    SM70 M
222 JULITA GIANLUCA 1:31:28.50 61 210
    SM40 M
277 LABANCA MAURIZIO 1:33:41.55 42 262
    SM50 M
775 MATTIOLI GABRIELE 1:48:29.15 124 682
    SM50 M
1322 MORA MONICA 2:18:10.00 40 289
    SF50 F
617 NOVELLA DIEGO 1:43:54.70 123 560
    SM45 M
154 PETRINI SIMONE 1:28:19.70 26 146
    SM35 M
1195 PISATURO GIUSEPPE 2:04:18.50 4 978
    SM70 M
77 ROSSI MARCO 1:24:08.20 18 72
    SM40 M
466 TAGINI MAURIZIO 1:39:36.30 94 432
  Mezza Maratona SM45 M
314 TRATTENERO IACOPO 1:34:28.30 48 293
    SM35 M
1090 VINCENTI MARIO 1:58:42.00 82 917
    SM55 M
114 ZAFFIRETTI GABRIELE 1:26:34.15 13 108
    SM50 M
1074 ZOPPIS BARBARA 1:57:52.20 27 169
    SF35 F
         

Raffaella Leonardi

Winter Brich Trail 2017

Tanta la soddisfazione che trapelava nella mattinata di oggi, 12 febbraio, da parte degli organizzatori del Winter Brich Trail.

La prima gara della specialità sul territorio biellese del 2017 è andata oltre ogni aspettativa: 311 partenti e tanti partecipanti al giro di Nordic Walking su tracciato pianeggiante a sud di Valdengo.
Primo all’arrivo della corta per la maschile Luca Giovannini, seguito da Massimo Gremmo e Gianluca Luca Finotello mentre per la femminile, prima Selena Bernardi, seguita da Susy Bozzalla e terza Silvia Billo (NdR Podistica Arona).

Sul percorso lungo, primo assolo di stagione per Enzo Mersi, seguito da Antonio Cubello, terzo Paolo Prosepio. Tra le donne prima Cecilia Pedroni, seguita da Cecilia Mora e terza la biellese Rosalba Brera Molinaro.

Il programma prevedeva inizio iscrizioni alle sette del mattino con partenze differenziate in base al percorso corto di 10 o lungo di 21 chilometri; al via con un leggero ritardo sul programma, vista la notevole affluenza, il percorso lungo che registrava 191 runner, con un giro di lancio nel prato adiacente e che metteva subito in mostra alcuni nomi noti del mondo trail. Dopo circa dieci minuti era la volta della partenza del percorso corto per un totale di 120 partenti e con Giovannini, Gremmo e Finotello che prendevano subito la testa del gruppo.

Il tracciato procedeva poi in direzione nord sulla collina, con uno strappo corto ma impegnativo addentrandosi nei boschi attraverso sentieri fangosi ma perfettamente puliti dalla vegetazione, segnale di un lavoro di qualità sotto l’aspetto organizzativo. Dopo un primo scollinamento,  discesa resa impegnativa dal fango e acqua che portava ai confini delle Baragge di Piatto, attraverso strade poderali, sbucando poi sulla strada e raggiungendo la collina dove si tiene la scuola di parapendio dietro il castello di Valdengo.
Da qui bellissimi sentieri con un percorso sempre ottimale segnalato che portava alla frazione di Valsera dove si trovava il bivio tra percorso corto e lungo di cui il primo si dirigeva tra i boschi in direzione Vigliano – Valsera  e il secondo su Piatto con obiettivo il castello di Zumaglia come quota massima.
Riunione dei due percorsi a Valsera e da qui, sempre tra i boschi, passaggio sulla collina del Talucco e poi veloce discesa che portava direttamente nell’area feste di Valdengo, luogo perfetto per manifestazioni dai grandi numeri e con l’accoglienza di fotografi e pubblico.

Nonostante la giornata invernale le temperature erano accettabili e i runner hanno trovato un’ottimo ristoro, premi a sorteggio, pasta party e docce, tutti servizi ottimamente gestiti.

AOSTA-BORGOMANERO

Soddisfazione in casa Podistica Arona per i risultati ottenuti ad Aosta nelle fasi finali dei campionati regionali Indoor.
Un’altra giornata felice per me, grazie alla prestazione dei miei ragazzi ai regionali Indoor.Un anno fa, ad Aosta per i campionati regionali indoor, ci fu l’esordio di Devis nel getto del peso nella categoria cadetti. Tornammo da Aosta con un inaspettato terzo posto, e la convocazione nella rappresentativa regionale piemontese. 
In quest’anno abbiamo lavorato tanto e allenamento dopo allenamento siamo tornati ad Aosta per i regionali 2017 con un sogno nel cuore…portare ad Arona lo scudetto di campione regionale.
Trentaquattro i ragazzi in gara al palaindoor di Aosta per il getto del peso. Sedici i posti disponibili per accedere al turno di lanci finali dopo la prima serie di tre lanci delle batterie di qualificazione.
Devis è nella seconda batteria di qualificazione, perciò abbiamo tempo di concentrarci e ripassare mentalmente i movimenti da fare in pedana, tenendo sempre un occhio sugli avversari per vedere a cosa andiamo incontro. Nella prima batteria c’è Alessandro Sion della Safatletica di Torino che si classificò al secondo posto davanti a Devis lo scorso anno, infatti vince la batteria di qualificazione con un ottimo tiro di 12.44 metri. Altro atleta da tenere d’occhio è Gariazzo Leonardo dell’Atletica Ivrea che passa il turno con la misura di 11.64
Archiviata la prima batteria, tocca a noi. Devis va in pedana tranquillo e rilassato, forte anche del proprio personale fatto a Biella la scorsa primavera di 12.57 metri. Nel getto del peso, come in altre discipline dell’atletica leggera gli automatismi e la tecnica sono indispensabili per ottenere buoni risultati, e il primo lancio di Devis è perfetto. Con una spallata e una traiettoria ideale il peso vola a 13 metri e 13 cm ben 56cm oltre il proprio personale.
La misura ottenuta in questo primo lancio, vale sia come qualificazione alla fase finale, che come titolo regionale perché nessuno degli atleti in gara nei sei lanci a disposizione riesce ad eguagliare.
Altra atleta della nostra società presente oggi in pista era Angelica Ferraro impegnata nella velocità sui 60 metri piani. Angelica all’esordio nella categoria non delude e chiude la giornata in trentasettesima posizione su ottantasei ragazze iscritte alla competizione. 
Angelica parte nella propria batteria si classifica al secondo posto con un tempo di 9.04 sec.

Dopo le soddisfazioni di sabato agli Indoor di Aosta, anche oggi non ci siamo fatti mancare i podi al “Cross di San Marco” organizzato dalla Polisportiva Santo Stefano con la collaborazione del CSI Novara.
Subito in gara i piccoli esordienti della categoria A dove ai nastri di partenza troviamo per la nostra società Orlando Jacopo, Pietro Dell’Acqua e Camilla Poletti. Jacopo coglie un quinto posto mentre Pietro arriva settimo. Nelle bimbe Camilla si classifica sesta.
Archiviata la gara degli esordienti scendono sul campo gara gli atleti della categoria ragazzi. Prima a partire Chiara Negrato che si piazza in testa fin dalle prime battute, e conclude davanti a tutte rifilando una decina di secondi all’atleta della Santo Stefano. In campo maschile stesso identico scenario. Emanuele Colombo e Davide Pastore si piazzano in testa e fanno gara a se. Tra i due compagni di squadra la spunta Emanuele che chiude al primo posto seguito al secondo da Davide. Terza piazza per l’atleta della Trinacria Novara.
Nella categoria allievi, a difendere i nostri colori c’era Francesco Veziaga all’esordio nei cross. Bella prestazione e quarto posto finale
Nella categoria Senior sul tracciato di un chilometro da ripetere cinque volte c’erano il sottoscritto e Carlo Veziaga.

Marco Cocchi