100 KM DEL SAHARA

Andrea Balzarini, classe 1942…………. un osso duro.

Grande impresa del nostro socio Andrea, che all’età di 72 anni decide di correre la 100 km del Sahara, di sicuro una gara emozionante sotto tanti aspetti…………… il caldo, la sabbia che ti entra da tutte le parti, il sole, il vento, il sudore e le vesciche.

Questo è il suo resoconto di un’avventura che le rimarrà impressa nella mente negli anni a venire.

“Per otto mesi ho atteso il deserto bianco della Tunisia!

La grande avventura ha avuto inizio col viaggio Malpensa-Tunisi-Djerba il 27 Aprile.

Il trasferimento verso l’oasi di Ksar Ghilane è avvenuto il giorno successivo: lo sguardo si è perso al cospetto del grande mare di sabbia.

Martedì 29 Aprile l’inizio della battaglia viene sancito con due gare: la giornata inizia con 27 chilometri di sabbia (finissima e leggerissima come il borotalco che si lascia affondare fino alla caviglia),dune, pietre, arbusti e caldo. Al ventesimo chilometro le dune alte anche trenta metri, ci hanno accompagnato al campo tendato ma la sosta è durata pochissime ore. I sette chilometri notturni ci aspettano al calar del sole. Aiutato dalla frescura e mentalmente dalla brevità del percorso, ho spinto a “canna” guadagnando preziose posizioni nella classifica generale.

All’arrivo le tende berbere hanno dato ristoro e riposo alle nostre gambe già provate.

Il secondo giorno di gara ci ha visti impegnati per trenta chilometri di duro gioco: il sole è forte e la temperatura alta. Il gruppo si stempera presto tra dune e sterrati compatti. Molti sono i momenti di solitudine e silenzio in cui posso incontrarmi nella fatica, nella sete e nella spiritualità che aleggia nell’immenso del deserto.

Giungo molto stanco al campo: il sole e le conche di depressione hanno avuto un effetto serra sul mio corpo. Ho bisogno di riposo. Mi attende la tappa finale: la maratona!

Anticipiamo l’orario di partenza per correre durante le ore più fresche della mattinata. Tuttavia un vento incessante ha spazzato la pista sollevando la sabbia e rendendo il paesaggio quasi lunare. Apparivamo tra le dune come spiriti del deserto.

I bravissimi atleti di testa hanno aperto la via alla lunga scia di corridori e camminatori a cui non è mancata la grinta e la determinazione per giungere alle ultime dune dell’oasi di Douz fino al miraggio ormai agognato da tutti loro: il traguardo di Zitoway!

E’ stupendo varcare la “Porta del Sahara”: alle mie spalle 111chilometri di sole, vento, sabbia, tanta sabbia ma anche tanta solidarietà e divertimento. Emozioni immense che accompagneranno e sosterranno le mie prossime corse e i miei giorni a venire.

Spero che voi tutti possiate provare alcune di queste emozioni!

Andrea Balzarini “

Nello stradominio italiano di presenze con ben 59 atleti su 95 partecipanti, Andrea si classifica al 63esimo posto nella classifica generale con il tempo totale di 17 ore 2 minuti e 27 secondi.

 

Marco Cocchi

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