PUCCINI HALF MARATHON – di Diego Novella
Viareggio, domenica 18 febbraio 2018, finita la sfilata dei carri del sabato…c’è la mezza maratona, anzi la Puccini Half Marathon, 14esima edizione. Al via, oltre 500 atleti (molti vestiti in maschera), e ben 4 con i colori della Podistica: JeniBroasca, Mariangela De Franco, Fabrizio Gioiosa e Diego Novella, quest’ultimo travestito da podista.
Il percorso si snoda attraverso i punti più belli della città: partenza dalla darsena, poi via attraverso la pineta di Levante, il Burlamacca, la passeggiata, il viale Europa, un infinito viale dei Tigli in andata e ritorno, spezzato (al ritorno) da un giretto nel parco di Villa Borbone, il rientro in città per finire allo stadio dei Pini. (dove si era già passati poco dopo la partenza).
Il meteo, che prevedeva pioggia, ci ha dato una bella tregua, e con 10 gradi alla partenza, ci ha permesso di correre in abbigliamento estivo, e di apprezzare a pieno le bellezze caratteristiche del percorso e l’aria di mare.
Ma veniamo ai buoni risultati dei 4 della Podistica, in ordine: Fabrizio Gioiosa, parte velocissimo e tiene un ritmo impegnativo, ogni volta che lo si incrociava, non si capiva bene se sorridesse o se le sue fossero smorfie di fatica, all’arrivo fa segnare la sua miglior prestazione con un real time di 1.31,51; anche Jeni Broasca parte velocissima e tiene il passo fino alla fine sempre sorridendo, facendo registrare la sua miglior prestazione con 1.34,24 (nona donna assoluta); Mariangela De Franco parte più cauta, anche di sorrisi, ma incrementa il ritmo ad ogni kilometro, dal decimo inizia anche a sorridere, fino alla fine dove entra allo Stadio dei Pini e taglia il traguardo in 1.36,50 prima di categoria e 11esima donna assoluta, nonché sua miglior prestazione sulla distanza; solito fanalino di coda, nonostante un buon incremento di ritmo nella seconda metà di gara, Diego Novella con un tempo di 1.37,36, che, per la cronaca, inizia a sorridere solo davanti ad una birra.
La tradizione carnevalesca di Viareggio, l’ottima compagnia, il clima, tanto buon cibo e tanta birra, hanno sicuramente contribuito ai soddisfacenti risultati.
DIEGO N.